domenica 29 aprile 2012

KODAMA DEL 23 APRILE

VEGANITA'

Nella scorsa puntata vi abbiamo  parlato  di cosa vuol dire mangiare vegan, prendendo spunto dal bell'approfondimento su Terra Nuova di Aprile.

La veganità è sana per l'uomo, gli animali e per l'ambiente!!! :)


Le parole del dott.Pinelli,pdiatra endocrinologo vegan, tratte da un intervista di Veggichannel.com ci descrivono le ragioni della scelta vegan supportate da motivazioni scientifiche.

Altro pediatra autorevole facente parte Società Scientifica Vegetariana, è il dott. Luciano Proietti, del cui libro "Figli Vegetariani" (ed. Sonda) vi consigliamo la lettura.

Ci siamo fatti ispirare dalle parole sagge del Dalai Lama, e ci siamo fatti due chiacchere green con Giovanni che ci ha consigliato di mangiare FIORIII!

Vi abbiamo quindi consigliato un'ottima ricettina ispirati dal profumo dei campi in fiore tratta dal libro "Erbe in Tavola"
di Macro Edizioni.

Last but not least: vi abbiamo invitato al VeganFest!!in corso in questi giorni con calendario ricchissimo di eventi tutti deliziosamente vegan!

domenica 22 aprile 2012

KODAMA DEL 16 APRILE 2012

Amici di Kodama, il mondo visto da un albero, siamo di nuovo in onda. La puntata dello scorso lunedì l'abbiamo dedicata all'elettrosmog.
Abbiamo parlato con il Dott.Imbesi (Centro Tutela Consumatori e Utenti dell'Alto Adige) che ci ha raccontato quali sono i pericoli e i danni provocati dalle onde magnetiche "sintetiche" prodotte dall'uomo. Microonde, wireless, phon e radiosveglie attraversano i nostri corpi non schermati e possono agire nel profondo nel nostro fisico e della nostra anima! Per saperne di più leggete il libro "Difendersi dall'elettrosmog"...

Giovanni ci ha parlato dell'attacco di guerrilla gardening a Bologna compiuto  dal gruppo  Terra di Nettuno !!! E insieme vi abbiamo letto una ricetta strepitosa con le carote tratta dall'ultimo numero di cucina naturale.

Se volete ascoltare la puntata cliccate sul player qui a lato!
Lunedì prossimo si parla di VEGANESIMO, non mancate..

venerdì 13 gennaio 2012

RADIO KAIROS CI CHIEDE DI STILARE UNA CLASSIFICA DEI 5 PIATTI VEGAN DELL'ANNO...

ecco le 5 ricette vegan che secondo me hanno vinto il premio 2011!nel giusto ordine per una sana etica e gustosa alimentazioneeeeeeeeeee!

INSALATA DI ARANCE E SPINACI
Ingredienti:
1 arancia
spinaci crudi
pinoli
una manciata di olive nere tostate senza nocciolo
olio e.v. d'oliva
succo di 1 limone
sale & pepe
Procedimento:
Lavate bene gli spinaci  e spezzettateli grossolanamente.
Pelare l’arancia e dividerla a spicchi togliendo la buccia ai lati per renderla più sfiziosa e tagliare ogni spicchio in due pezzi unendoli agli spinaci.
Aggiungere pinoli a piacere, le olive nere e condire con olio, sale, pepe e il succo di limone  

PRIMO: RISOTTO VENERE CON CREMA DI CAVOLFIORE
Ingredienti:
riso Venere
qualche gheriglio di noce
erbe provenzali
olio evo
sale Ingredienti per la crema:
1 piccolo cavolfiore
1 porro
1 bustina di zafferano
olio e.v. d'oliva
sale
Procedimento
Far lessare il riso Venere in acqua salata (rapporto 1:2) per 45 minuti. Dopo che ha assorbito tutta l’acqua saltarlo in padella con l’olio evo, le erbe provenzali e i gherigli di noce spezzettati. Aggiustare di sale. Cuocere a vapore le “rosette” del cavolfiore. In un tegame far cuocere il porro tagliato a rondelle con l’olio finchè non sarà morbido. Qualche minuto prima di terminare la cottura aggiungere lo zafferano sciolto in un po’ di acqua calda. Terminata la cottura del porro aggiungere le rosette del cavolfiore e con un minipimer ridurre tutto in crema. Comporre il piatto accostando la crema di cavolfiori al riso Venere.

SECONDO:SCALOPPINE DI SEITAN AL LIMONE
ingredienti
Per 4 persone
300 g di seitan al naturale
farina per impanare
olio extravergine di oliva
succo di limone
sale
prezzemolo
salsa di soia (tamari)
Preparazione
Tagliate il seitan a fettine sottili, infarinate e fate soffriggere nell’olio caldo a fiamma vivace.
Salate, aggiungete il succo di limone e acqua q.b.
Abbassate la fiamma e lasciate cuocere a fuoco lento per 20 minuti.
Condite con tamari e prezzemolo fresco sminuzzato.
Servite caldo.

CONTORNO: VERDURE AL FORNO
Ingredienti:
zucca
sedano rapa
patate
aromi
olio extra vergine d'oliva
Preparazione:
tagliare a cubetti le verdure (tenendo la buccia in patate e zucca se sono bio)
condire con olio e aromi vari (salvia rosmarino timo alloro etc)
cuocere in forno fino a quando la parte sopra diventa croccante

DOLCE:SACHER VEGAN (CON DEDICA A IRENE)
Ingredienti per la torta:
60 gr di cacao amaro .
100 gr di farina bianca da agricoltura biologica
20 gr di maizena + 20 gr di manitoba (oppure 40 di maizena)
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 bustina di lievito per dolci (oppure cremor tartaro)
80 gr di zucchero di canna
80 gr di malto di mais
80 gr di marmellata di albicocche da agricoltura biologica
vaniglia
150 gr di burro di soia
Una noce di burro di soia e un po’ di farina per la tortiera

Ingredienti per la farcitura:
200 gr di marmellata di albicocche da agricoltura biologica Ingredienti per la glassa:
200 gr di panna vegetale di soia
200 gr di cioccolato nero fondente
50 gr di zucchero di canna
50 gr di marmellata di albicocche da agricoltura biologica
Procedimento:
Mettere nell’impastatore in questo ordine: 60 gr di cacao amaro, 80 gr di zucchero di canna, 80 gr di malto di mais, 80 gr di marmellata di albicocche da agricoltura biologica, 150 gr di burro di soia (ho usato Provamel), vaniglia. Far amalgamare un paio di minuti e inserire 20 gr di maizena + 20 gr di manitoba (oppure 40 di maizena), 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio, 1 bustina di lievito per dolci (io ho usato cremor tartaro) e la farina.Versare il composto nella tortiera imburrata e infarinata. Cuocere a 180 gradi in forno ventilato per 30 minuti.


 HAPPY NEW YEAR!

martedì 6 dicembre 2011

KODAMA DEL 5 DICEMBRE 2011
NATALE DAVVERO ALTERNATIVO...

Oggi a Kodama, il mondo visto da un albero, vi abbiamo dato qualche spunto su come passare il Natale senza farlo diventare la festa del consumismo sfrenato.

L'Ecologia Profonda ci avverte: siamo in crisi da sovrappopolamento, non possiamo continuare a consumare, spendere, inquinare a questi ritmi. Smettiamo di pensare al Natale come ad uno scambio di cose ma ricominciamo a pensarlo come ad uno scambio di affetti.

Regaliamoci, la reciproca presenza, baci abbracci, poesie e pensieri felici. Oppure, se proprio abbiamo bisogno del dono materiale, proviamo a farlo in casa con quello che abbiamo.

Se il vostro "problema" sono i bambini che chiedono la Barbie e la Playstation, iniziate con l'abolire la TV dalla loro vita! Rieducateli ad usare la FANTASIA! Altrimenti diverranno degli adulti frustrati e perennemente insoddisfatti!

Riportiamo un articolo molto interessante uscito su TGCOM.it l'anno scorso:
 Ecco le eco-strenne
Il Natale è un'occasione del consumismo più sfrenato, in cui non si bada a spese, tra cibo, regali, addobbi e vacanze. Ma questo vortice pesa non solo sul portafogli ma anche sull'ambiente. Secondo uno studio britannico, il volume dell'inquinamento prodotto dai vari aspetti del Natale ha un peso pari al 20% sull'impatto complessivo annuale che le attività umane hanno sull'ambiente in termini di gas serra prodotti.
In termini tecnici il Natale produce circa 310 kg di CO2 e rappresenta appunto il 20% del carbon footprint annuale, ossia l'ammontare di gas serra prodotti dall'uomo in unità di diossido di carbonio. Se almeno un terzo dei regali fosse
"green" questa impronta sarebbe ridotta a 200 kg. Per lo shopping natalizio, infatti, ci si muove molto in auto alla ricerca del regalo giusto, facendo schizzare i livelli d'inquinamento delle città. Si utilizzano montagne di carta da regalo, destinata a finire in discarica, si spendono fortune per centinaia di doni che alla fine non incontrano il gusto di chi li riceve e che nel migliore dei casi finiranno inutilizzati negli armadi o direttamente nel cestino.
Scegliere un dono a basso impatto ambientale è possibile e utile a tutti, basta un po' di creatività e qualche accorgimento. Ecco, dunque, alcune regole, stilate dal web magazine della sostenibilità "Yes.life", per un Natale ecologico: leggi il resto QUI


Se proprio non ce la fate a non spendere soldi allora vi consigliamo, come sempre di regalare cultura ovvero LIBRI!

Oggi vi proponiamo due letture interessanti ed utilissime:

Il grande libro dell'ecogioco, ovvero il manuale del buon sollazzo di PIero Santoni, Terra Nuova Edizioni

200 giochi da fare in famiglia o all'aperto, a basso impatto ambientale: giocattoli fai da te con materiali di recupero e tante idee di intrattenimento per bambini.





di Liliana Paoletti, Arianna Editrice


Ti piacerebbe preparare con le tue mani i detergenti necessari alle pulizie quotidiane, usando sapone, cenere e lisciva come si faceva un tempo? Desideri utilizzare saponi naturali a basso impatto ambientale eliminando definitivamente il problema dei flaconi di plastica da smaltire? Sei stanco dei detersivi industriali e non vuoi più entrare in contatto con sostanze sintetiche pericolose per la tua salute?
Liliana Paoletti, attraverso tante ricette chiare e dettagliate, ti guida "passo passo" a realizzare saponi e detersivi naturali e biodegradabili.


E poi ancora Giovanni, con il suo angolo green ci parla di Abeti per ricordarci di comprarne più! nè recisi ne in vaso!!

Last but not least: una selezione delle ricette del menù di Natale Vegan e fantasioso che vi abbiamo proposto:

APERITIVO- Terra Nuova Dicembre 2011
Cappuccino di barbabietole, spuma di latte ai pinoli e focacce di fagioli azuki
Ingredienti:
4 barbabietole precotte*2carote*1\2cavolfiore*latte di pinoli al naturale*germogli di barbabietola*semi di cumino*scorza di limone*foglie di sedano chiare*focacce di fagioli azuki*

Preparazione:
Pelare le barbabietole e tagliarle a cubetti grossolani. Saltarli per alcuni minuti in una padella con un goccio d'olio senza aggiungere liquidi.Salare e frullare in un cutter fino ad ottenere una consistenza cremosa e fluida.Condire con olio , la scorza di limone e le foglie di sedano tritate finemente.Mantenere in caldo. Sfiorettare il cavolfiore in modo da ricavare delle piccole cime. Sbollentarle in acqua salata per 3 minuti.Scolare e condire con olio di oliva e dei semi di cumino.Tenere da parte.Pelare e tagliare le carote a cubetti piccoli. Saltarli in una piccola padella con un goccio d'olio per circa un minuto: devono rimanere croccanti. Salare, pepare e mantenere in caldo. Scaldare il latte di pinoli fino a 40°, emulsionare con il minipimer fino ad ottenere una una spuma soffice e stabile. Lasciare riposare alcuni minuti.
Mettere sul fondo di bicchieri trasparenti le carote arrostite, continuare con le cime di cavolfiore, proseguire con la purea di barbabietole e finire con la spuma di latte di pinoli. decorare con i germogli e servire con affianco le focaccine di fagioli azuki.


SECONDO - Cucina Naturale Dicembre 2011
Involtini di seitan in crosta di patate all'arancia 
Ingredienti: 
500gr di seitan naturale*4patate grandi*,3 arance*2 cucchiai di salsa di soya*1 cucchiaio di erbe miste tritate(prezzemolo, rosmarino,timo)*mezzo cucchiaio di maizena*olio extra vergine d'oliva*sale
Preparazione:
Grattuggiate la scorza di un'arancia e spremete il succo delle 3 arance.tritate finemente il seitan, conditelo col cucchiaio di erbe, la salsa di soya, la scorza grattuggiata e 2 cucchiai di olio.Mescolate e lasciate riposare.
Affettate le patate per il lungo con una mandolina e conditele con 2 cucchiai d'olio.Quindi sllineatele leggermente sovrapposte in una grande teglia ricoperta con carta da forno.Irroratele con un filo d'olio, salatele e infornatele a 180° per 10 minuti.
Riunite in un pentolino su fuoco minimo la maizena, 2 cucchii d'olio e un pizzico di sale. Mescolate per qualche minuto, allungate col succo delle arance e proseguite la cottura fino a quando  la salsa non si sarà addensata. Tenetela in caldo a bagnomaria.
Dividete le patate in 8 rettangoli ricopriteli con il seitan marinato quindi arrotolateli fino ad ottenere dei grossi involtini.
Infornate a 180° gli involtini per circa 30 minuti fino a quando non saranno leggermente gratinati.
Stendete nei piatti la salsa all'arancia adagiatevi sopra 2 involtini per porzione, guranite con rametti di erbe e servite.

KODAMA TORNA A GENNAIO!
BUONE FESTE!  

martedì 22 novembre 2011

KODAMA DEL 21 NOVEMBRE 2011 GRAVIDANZA, PARTO E ALLATTAMENTO IN MODO NATURALE

Oggi a Kodama attraverseremo la galassia tutta femminile del viaggio di mamma e bambino per la vita.
Assisstiamo oggi ad una estrema medicalizzazione e routinizzazione del momento della gravidanza e del parto e ad una conseguente perdita del ruolo mistico e demirgico nella figura della madre. Quello che gli animali sanno fare con estrema naturalità ed in assoluta autonomia, l'uomo l'ha trasformato in uno stato quasi patologico (la gravidanza) e in un intervento chirurgico (il parto). Imbrigliati fra esami, invasivi o meno, curve di crescita, conto delle settimane prevenzione dei rischi, integratori e quant'altro, le donne si dimenticano di essere perfettamente adatte ed equipaggiate fisicaomente e psicologicamente per affrontare questo momento nel modo più sereno e naturale possibile.

In studio Rossella Peretto ci accompagna nella prima fase di questo percorso, la gravidanza, con dei consigli per rilassarsi e accogliere il cambiamento con i fiori di Bach.

Per approfondire:
Fiori di Bach per la mamma e il bambino, dalla gravidanza all'allattamento, Rossella Peretto, Edizioni Xenia







La comunicazione e il dialogo dei nove mesi, Gabriella A.Ferrari
Guida all'ascolto attivo, al dialogo e alla comunicazione psicotattile con il bambino durante la gravidanza.









Al telefono Ornella Piccini,Psicologa e psicoterapeuta, madre di tre bambini, dedita all’accompagnamento della madre e della coppia dal concepimento alla prima infanzia, promuove percorsi di crescita per genitori e figli verso la salute; ci racconta del parto naturale e della figura di Michel Odent:
Può il parto diventare un'esperienza piacevole quasi orgasmica? Sì!
Scopriamo come leggendo questi preziosissimi manuali dell'autore.

La scientificazione dell'amore, Michel Odent, URRA edizioni

 L'agricoltore e il ginecologo, l'industrializzazione della nascita, Michel Odent, Leone Verde Edizioni

Le funzioni degli orgasmi, Michel Odent, Edizioni Terra Nuova

Da Terra Nuova Edizioni:
Michel Odent, pioniere del parto naturale, mette in luce le profonde analogie fisiologiche alla base di tre processi fondamentali della vita: nascita, allattamento e accoppiamento. Processi regolati dal medesimo cocktail di ormoni e che se vissuti in modo consapevole e in condizioni ottimali, costituiscono un’esperienza estatica di profonda trasformazione.
Man mano che si procede nella lettura, emerge sempre più cosa intende Michel Odent con scientificazione dell’amore, cocktail di ormoni dell’amore, cocktail orgasmogenico, riflesso di eiezione, via lattea, scala genitale, stato estatico trascendente, hard wired... Diventa sempre più appassionante seguire il filo del discorso, allo stesso tempo ineccepibile, acuto e ‘trasgressivo’.
Michel Odent ci fa dono di un inno alla gioia, al piacere e alla voglia di vivere. Da inguaribile visionario ci offre le chiavi per poter costruire un futuro migliore nel senso più pieno del termine, iniziando proprio qui e adesso con azioni concrete volte a facilitare il flusso del cocktail orgasmogenico.
Studiare le funzioni degli orgasmi nell’era della scientificazione dell’amore inevitabilmente condurrà l'autore a menzionare i recenti progressi tecnici, che stanno rendendo superflui gli ormoni dell’amore. Ad esempio, il cesareo è diventato un’operazione più facile, veloce e sicura che mai. Abbiamo, inoltre, a nostra disposizione sostituti farmacologici sicuri ed efficaci degli ormoni che la donna è programmata a secernere durante il parto. Per questi motivi, l’umanità si trova in una situazione che non ha precedenti. Fino a un’epoca recente, nonostante tutte le culture disturbassero profondamente i processi fisiologici della nascita, una donna era obbligata a contare sulla liberazione di un complesso cocktail di ormoni, se voleva avere un figlio.
Oggi il numero di madri umane che si affida ai propri ormoni sia per la nascita del bambino che per il secondamento della placenta sta diventando trascurabile. A un simile punto di svolta nella storia del genere umano, chiunque si interessi al futuro della nostra specie può comprendere l’importanza di una domanda semplice: “per quanto tempo potrà sopravvivere la specie umana senza amore?”.

Concludiamo il nostro viaggio con Annamaria Danielli, insegnante di Yoga ed educazione fisica presso la Palestra Masi, Casalecchio di Reno, dove si svolgono diversi incontri e corsi di massaggio neonatale per assistere ed accompagnare naturalmente la donna in questa nuova dimensione che è quella dell'allattamento e del contatto fisico e mentale con il proprio bambino.

Per approfondire:
Allattare secondo natura. Turro quello che non vi hanno mai detto sull'allattamento al seno, Veronika Sophia Robinson, Terra Nuova Edizioni

Quanto spesso abbiamo sentito dire che ci vorrebbe un manuale per diventare genitori? La natura ce lo ha dato! E' in ogni cellula del nostro essere, e il nostro bambino ce lo presenta. Un percorso per crescerlo nel rispetto dei suoi bisogni, ma anche compiendo una scelta etica, ecologica, nonviolenta.



Allattamento Naturale. Il miglior regalo che puoi fare al tuo bambino e a te stesso,Regina Sara Ryan, Deborah Auletta,Macro Junior Edizioni
Questa scelta ha un ruolo determinante per la salute del proprio figlio, per la propria e per quella del pianeta.
Allattamento Naturale è un viaggio illustrato attraverso le meraviglie dell'allattamento naturale al seno e gli innumerevoli vantaggi e benefici per la salute fisica e psicologica dei bambini e delle loro mamme.



E qualche consiglio per spendere il minimo indispensabile per i neonati!
Vi suggeriamo:
MERCATINO ALLA FESTA DI NATALE DELLA SCUOLA STEINERIANA

martedì 15 novembre 2011

villagescene da ariannaeditrice.it
KODAMA DEL 14 NOVEMBRE 2011

Oggi Kodama vi parla di ECOVILLAGGI E CO-HOUSING. 
Al telefono Francesca Guidotti, che si occupa per AAm Terra Nuova del forum e della mappaecovillaggi, ci racconterà come nasce l'idea di un ecovilalggio,i temi portanti di questa scelta: SOCIALITA' ed ECOLOGIA; la realtà italiana e quella estera.

tratto da:

RIVE – Rete Italiana Villaggi Ecologici

Che cos'è un ecovillaggio?(Mimmo Tringale)
Il termine ecovillaggio è un neologismo mutuato dall’anglosassone “eco-village”, coniato per la prima volta da Robert e Diane Gilman che per primi utilizzarono tale termine nel volume Eco-villages and Susteinable Communities (edizioni The Gaia Trust, 1991). Qualche anno più tardi fu fondato il Global Ecovillages Network (Gen), una rete internazionale, cui aderiscono ecovillaggi presenti in tutti i continenti, e nel 1995, con il primo meeting ospitato nella storica comunità di Findhorn, in Scozia, il movimento degli ecovillaggi ricevette il suo battesimo ufficiale. La traduzione letterale del termine inglese non fa giustizia del significato più profondo del termine che forse sarebbe più corretto tradurre con “comunità intenzionale ecosostenibile”, questo perché quando si parla di ecovillaggio si intende una comunità caratterizzata da due elementi fondamentali: intenzionalità ed ecosostenibilità.
Per la Fellowship for Intentional Communities (Fic), una fondazione costituita in gran parte da rappresentanti degli ecovillaggi statunitensi, una comunità intenzionale è: “un gruppo di persone che hanno scelto di lavorare insieme con l’obiettivo di un ideale o una visione comune. La maggior parte delle comunità, anche se non tutte, condividono la terra o l’abitazione. Le comunità intenzionali possono essere di dimensioni e struttura organizzativa tra le più varie, così come i valori fondanti che possono essere: sociali, economici, spirituali, politici e/o ecologici. Possono essere rurali o urbane. In alcune, i membri alloggiano tutti in un’unica abitazione, in altre vivono in case separate. In alcune vi sono bambini, in altre no. Alcune comunità intenzionali sono laiche, altre di tipo spiccatamente spirituale, altre ancora pur essendo laiche sono caratterizzate da un orientamento spirituale più o meno spiccato.”
Per quanto riguarda la sostenibilità, anche se il termine ecovillaggio pone l’accento sull’aspetto ecologico, in realtà l’orientamento del Gen è di promuovere una sostenibilità a 360 gradi; come si legge nella Carta degli intenti della Rete Italiana Villaggi Ecologici (Rive), gli ecovillaggi: “si ispirano a criteri di sostenibilità ecologica, spirituale, socioculturale ed economica, intendendo per sostenibilità l’attitudine di un gruppo umano a soddisfare i propri bisogni senza ridurre, ma anzi migliorando, le prospettive delle generazioni future”.
CONTINUA QUI
I libri che vi consigliamo per entrare in questa nuova modalità di abitare sono:











Vi presentiamo anche un libro di ricette di  Isabel Hartmann. Nata nel 1961 in Francia e dal 2002 vive in Italia sulle rive del Lago Maggiore. Vegetariana da più di 10 anni, è diventata vegana per scelta di salute ma anche per rispetto verso il pianeta e verso tutti gli animali che lo abitano.
Questo libro é destinato a tutti i vegetariani/vegani e a coloro che si chiedono come si può mangiare con gusto e piacere anche seguendo un’alimentazione vegana, cioè senza utilizzare i prodotti animali e i loro derivati. La cucina e la fotografia sono due grandi passioni dell’autrice che trovano in questo libro una perfetta fusione. Golosa e creativa, Isabel Hartmann ci svela i suoi segreti di cucina con ricette gustose, saporite, semplici e alla portata di tutti. Un mondo di sapori e di fantasia di cui rimarrete stupiti perché l’alimentazione vegana non significa mangiare “la solita insalata mista o le verdure bollite”, ma può essere anche divertente e a volte sorprendente.

 

lunedì 7 novembre 2011

KODAMA DEL 7 NOVEMBRE 2011





Si parla ancora di animali a Kodama.Per denunciare un traffico enorme e illecito di esseri viventi, cani e gatti che dall'Italia vengono spediti nei Paesi dell'Est per finire nei laboratori di sperimentazione, come cibo in scatola o per farne pellicce.Vi leggeremo l'inchiesta de 
La Repubblica, uscita venerdì scorso, 4 novembre

Brevi accenni sullo Yoga,Guerilla gardening e un po' di problemi tecnici vi accompagneranno in questa settima puntata! 

LIBRI CONSIGLIATI:


ANCORA UNA TESTIMONIANZA:                                                                                  
È un racconto dell'orrore quello che fa Clara Bongiorno, responsabile del canile municipale. Storie che sono un pugno nello stomaco e su cui le guardie zoofile ambientali e la polizia municipale stanno conducendo una delicata indagine. "Può sembrare incredibile, ma c'è molta omertà e la gente che sa, che può scardinare questo mercato, preferisce voltare le spalle perché, in fondo, è brutto dirlo, si tratta solo di animali...". Le vicende che ha raccolto lavorando fianco a fianco con le guardie, fanno accapponare la pelle.

"Sappiamo di allevamenti intensivi in case del centro storico, a Voltri e Sestri, dove vengono tenute segregate femmine che nella loro vita devono fare solo una cosa: partorire. I nostri veterinari hanno accertato che alcune che abbiamo salvato lo hanno fatto già quattro, cinque volte. Se pensiamo che un pitbull può partorire anche dodici cuccioli, tiri lei le somme". Quando non sono più feconde, le lasciano per strada. Ma chi tira le fila di questo mercato? "Marocchini e rumeni". Cosa ne fanno dei cuccioli? "Li vendono, semplice.

Cinquanta euro l'uno, un mercato che è florido davanti ai supermercati, le stazioni: in quella di Sampierdarena abbiamo sequestrato diversi animali in vendita". Gli acquirenti sono soprattutto anziani. "I cuccioli vengono esposti davanti ai supermercati proprio perché quando le persone escono dopo la spesa, vedono gli animali e, magari per fare uno stupido regalo ai figli, li comprano. Come se fossero giocattoli". Anche perché il prezzo è ridicolo... "Sì, il fatto è che questi animali spesso sono malati e dopo pochi giorni muoiono".

È il destino di quelli che vengono usati per l'elemosina in strada. "In questo caso, sono tutti piccoli di 20-25 giorni che arrivano dall'Est. Cani anche di razza, che in un negozio paghi centinaia di euro, li porti a casa per due soldi". Li aspetta un destino crudele: nascono solo per intenerire la gente che passa e riempire le tasche di organizzazioni che sfruttano, a loro volta, poveretti. "Sono così piccoli che la maggior parte non regge una vita così dura, così muoiono presto e i loro "padroni" se ne sbarazzano gettandoli nei cassonetti o nei greti dei fiumi". Proprio ieri mattina le guardie zoofile hanno effettuato un sopralluogo davanti all'Ikea, a Campi, perché girava la voce che ci fossero delle carcasse. "Non abbiamo trovato nulla - fanno sapere dal nucleo -, ma le segnalazioni si moltiplicano. Se sono cani così piccoli, può darsi che siano state mangiati dai topi".

L'accattonaggio, dicevamo. Una piaga che Tursi sta combattendo proprio con guardie zoofile e vigili, con controlli, multe, denunce e sequestri a raffica. Un'azione di contrasto a tappeto: il regolamento comunale, infatti, lo vieta servendosi di animali. "Ormai - sottolinea il capo nucleo Gian Lorenzo Termanini - siamo riusciti a "ripulire" tutto il centro, soprattutto via venti Settembre dove ad ogni angolo c'era un disperato con un cane". Un cucciolo come quello di husky che è stato sequestrato a un mimo dalle parti di piazza Matteotti. Per portarglielo via e far scattare la denuncia per maltrattamenti è stato necessario un appostamento di quattro ore. "Ogni volta che chiudeva gli occhi, gli rialzava il muso con violenza e lo picchiava. Abbiamo portato il cane-_ conclude Clara Bongiorno - dal veterinario. Gli esami del sangue sono stati chiari: per tenerlo buono, gli aveva somministrato una dose massiccia di sonnifero, rischiando di ucciderlo". 

di STEFANO ORIGONE